Unione bancaria e Unione dei capitali: esame dei progressi compiuti e tappe per il completamento
Il pacchetto di direttive e regolamenti relativi a tutto l’impianto per costruire l’Unione Bancaria e, più recentemente, l’Unione dei Capitali è da tempo in corso e ha visto elaborare ed approvare importanti provvedimenti legislativi.
Tuttavia, i progressi realizzati non hanno ancora raggiunto il completamento dell’Unione stessa, tanto che, sia in seno all’Eurogruppo che nelle riunioni più recenti dei leaders dei Paesi dell’Eurogruppo, si è concordato un piano di lavoro graduale, ma preciso, con tappe definite per risolvere i “capitoli” ancora in sospeso.
Tutto questo con l’obiettivo di concludere entro la prima metà del 2022 l'intero dossier e tutte le parti normative collegate.
Accanto all’Unione bancaria è importante anche finalizzare i testi per l’Unione dei capitali, al fine di far nascere e stimolare un vero mercato europeo dei capitali e dunque sostenere gli investimenti necessari alla crescita e allo sviluppo, tanto più in una fase come questa caratterizzata dai programmi di Recovery e Resilience di tutti i Paesi membri dell'Unione, nel quadro di Next Generation EU.
Molte sono le esigenze da soddisfare per questa integrazione finanziaria. Innanzitutto, per un vero mercato integrato dei capitali occorre avere garanzie e chiarezza nell’ambito dell’insolvenza delle imprese, vero nodo cruciale.
Parallelamente occorre sostenere e far decollare, con norme adeguate, il settore della finanza verde e delle obbligazioni “green” da cui può scaturire una vera leva di crescita sostenibile e di diffusione molto capillare nell’impego dei capitali.
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