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IL PROBLEMA NON E' L'EUROPA MA GLI EGOISMI NAZIONALI

Caro direttore, non è l'Europa che manca, sono gli europei. Anzi diciamola tutta, gli europei mancano tra le fila delle classi dirigenti nazionali, sicuramente non tra i giovani. Angelo Panebianco (Corriere, 23 gennaio) proponeva un ritorno alla democrazia nazionale e liquidava l'Unione europea come un progetto scaduto. Si tratta di opinioni autolesioniste, per un Paese che le fa proprie. Nel suo editoriale, intitolato "Cambiare i trattati europei", il professor Panebianco sostiene che è inutile aspettarsi che l'Europa risponda alla destabilizzazione di Trump e lamenta la debolezza dell'Ue.    

VAI ALL'ARTICOLO PUBBLICATO SUL CORRIERE DELLA SERA DEL 1 FEBBRAIO 2017

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RIPENSARE L'ENERGIA PER L'INDUSTRIA 4.0

Ripensare l'industria significa anche ripensare l'energia. Finalmente oggi in Europa tutti concordano sul fatto che la ripresa economica passa per una rivitalizzazione del settore manifatturiero. Nei mesi scorsi il Governo Renzi ha presentato un piano per la cosidetta "Industria 4.0" che segna lìatteso ritorno dello Stato negli investimentie nellìorientamento strategico delle politiche industriali.Anche Francia e Germania hanno presentato piani simili e a livello europeo la Commissione ha già pubblicato delle iniziative supportate da oppurtunità di finanziamento.

VAI AL COMMENTO PUBBLICATO SU L'UNITA' DEL 28 GENNAIO 2017

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NO A UN'EUROPA A DUE RIGIDITA'

L'Italia non accetta e non accetterà mai un'Europa inflessibile sui conti pubblici e muta davanti alle violazioni dello stato di diritto, dei diritti fondamentali, degli egoismi sulla questione migratoria o sugli aquilibri macroeconomici degli altri, come il surplus commericle della Germania. Noi eurodeputati Pd lo diaciamo da inizio legislatura e ora lo hanno detto anche il capo dello Stato Sergio Mattarella, il Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni e il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan.

VAI AL COMMENTO PUBBLICATO SU L'UNITA' DEL 21 GENNAIO 2017

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LA POSTA IN GIOCO ALL'EUROPARLAMENTO

Martedì prossimo nell'aula della plenaria del Parlamento europeo a Strasburgo tutti gli eurodeputati, di tutte le nazionalità e gli orientamenti politici, avranno un'occasione concreta per cambiare l'Europa: eleggere alla presidenza del Parlamento europeo Gianni Pittella, leader del Gruppo dei Socialisti e Democratici, ed espressione di una visione europeista e progressista dell'Ue. A parole sono tutti d'accordo :l'Europa deve cambiare, deve essere più democratica e non guidata da un solo paese. 

VAI AL COMMENTO PUBBLICATO SU L'UNITA' DEL 14 GENNAIO 2017

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