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Schede informative

Riprendiamo la rubrica di schede informative sulle attività dell'Unione europea, che sono state molto apprezzate, con riferimenti giuridici ma anche con riferimenti legati al dibattito politico e culturale, relative a temi di grande rilevanza sociale su cui l’Europa sta adottando scelte e scrivendo norme che delineeranno un orizzonte di scelte di standard che l‘ Europa auspica possano diventare di riferimento globale. Se volete ulteriori approfondimenti scrivetemi a: 

Nota di documentazione sulla Legge Europea sulla libertà dei media - EMFA

Nel settembre 2022, la Commissione Europea ha presentato una proposta di regolamento europeo sulla libertà dei media (Media Freedom Act) che mira a modificare la legge sui media audiovisivi (AVMSD). Il 3 ottobre 2023, il Parlamento Europeo ha votato a favore della proposta in una prima lettura. Inizieranno ora i negoziati con la Commissione e il Consiglio per l'approvazione finale della legge. L’insieme delle disposizioni contenute nel regolamento rappresenta un importantissimo passo avanti nel rafforzamento della nostra vita democratica ed è quindi bene conoscerne i contenuti.

1.    Scopo del regolamento ed iter legislativo

Il regolamento cerca di stabilire regole uniformi in tutta l'Unione Europea per proteggere la libertà, l'indipendenza e la diversità dei mezzi di comunicazione . Insieme a questo regolamento, la Commissione ha anche suggerito nuove misure per garantire l'indipendenza delle decisioni editoriali.

La proposta della Commissione è stata esaminata da tre commissioni: IMCO (Mercato interno e protezione dei consumatori), LIBE (libertà, giustizia e affari interni) e CULT (cultura ed istruzione), dove ha ricevuto il sostegno di una grande maggioranza a seguito di un delicato e combattuto negoziato. Anche durante la sessione plenaria, la proposta ha ottenuto un ampio sostegno, sebbene i parlamentari europei di Lega e FDI si siano astenuti.

Ora inizia una fase molto delicata di trattative che coinvolgeranno la Commissione, gli Stati membri e altre parti interessate coinvolte nella legge. In particolare, il Parlamento dovrà difendere la propria posizione contro paesi come Francia, Ungheria e Polonia, restii a rinunciare al proprio potere di indagine nei casi di sicurezza nazionale, e contro le grandi piattaforme, anch’esse restie a cedere autorità alle istituzioni europee.

2.    I contenuti principali del regolamento

Tra le principali disposizioni contenute nel regolamento troviamo:

  • La protezione dei giornalisti e delle loro fonti contro la censura. È una parte essenziale di questa legge, poiché mira a garantire che i giornalisti possano lavorare in modo indipendente senza il timore che le loro fonti vengano influenzate o messe sotto pressione da autorità esterne che potrebbero cercare di censurare le attività dei media con perquisizioni, sequestri o detenzioni.
  • La protezione dei giornalisti, dei loro mezzi di lavoro e delle loro redazioni da spyware. Gli spyware sono programmi informatici utilizzati per raccogliere informazioni sull'attività online delle persone senza il loro consenso. Questo regolamento ha l'obiettivo di prevenire che le autorità statali utilizzino tali tecnologie per sorvegliare o influenzare i
  • Norme di trasparenza nella proprietà dei media. Con queste importanti norme, il regolamento mira ad impedire e eliminare influenze politiche nelle nomine dirigenziali degli organi di informazione promuovendo la trasparenza e stabilendo meccanismi per prevenire licenziamenti dovuti a ingerenz e politiche. Inoltre, il regolamento prevede maggiore chiarezza sulla proprietà dei media, creando un database europeo con informazioni dettagliate sulle strutture proprietarie.
  • Nuove garanzie sull’indipendenza dei media nel servizio pubblico. Il regolamento introduce nuovi requisiti per gli Stati membri al fine di proteggere i mezzi di informazione del servizio Tutele sono previste sia in ambito istituzionale che finanziarie, con l'obiettivo di impedire un uso strumentale del servizio pubblico da parte dei governi in carica.
  • La creazione del Consiglio europeo per i servizi dei media. Il nuovo organismo prenderà il posto dell'ERGA, il gruppo dei regolatori europei che era responsabile del monitoraggio dei soli media Il nuovo Boardassicurerà un monitoraggio più efficace e consentirà una più precisa applicazione delle nuove norme.
  • Norme a tutela della libertà di espressione e dell’indipendenza dei media

online. Queste regole sono progettate per assicurare che l'articolo 11 della Carta europea dei diritti fondamentali sia applicato correttamente. Ciò significa garantire che i media indipendenti siano presenti e accessibili sulle grandi piattaforme online, proteggendoli dall'arbitrarietà nella gestione dei

contenuti che talvolta è praticata da piattaforme extraeuropee. Allo stesso tempo, si richiede ai media indipendenti di dimostrare la loro reale indipendenza editoriale da istituzioni, paesi terzi o partiti politici al fine di essere ritenuti affidabili.

3.    Le posizioni e le battaglie del gruppo S&D in fase negoziale

Il Gruppo S&D ha lavorato duramente in Parlamento e nelle commissioni appropriate per migliorare la proposta della Commissione, cercando di evitare che fossero accettati emendamenti che avrebbero potuto alterarla o indebolire i suoi effetti.

In particolare, il Gruppo S&D ha lottato per assicurare una protezione completa per i giornalisti, le loro fonti e le loro redazioni da influenze esterne e da tecnologie di sorveglianza come gli spyware. Contrariamente a quanto proposto dalla Commissione e a quanto alcuni governi nazionali desideravano, il Gruppo S&D ha promosso l’eliminazione completa delle disposizioni che permettevano la sorveglianza per ragioni di sicurezza nazionale.

 

Inoltre, per assicurare la completa indipendenza e il corretto funzionamento del nuovo Board europeo per i servizi dei media, il Gruppo S&D ha appoggiato la necessità di rendere questo organismo completamente indipendente dalla Commissione Europea.

Infine, tra le altre cose, il Gruppo S&D ha sostenuto la necessità di proteggere i media indipendenti e affidabili sulle grandi piattaforme online, assicurandosi al contempo che il nuovo regolamento non consenta eccezioni per i media nell'oscuramento di contenuti illegali, disinformazione o contenuti potenzialmente pericolosi.


 

 

4.    Alcune considerazioni sull’importanza del regolamento

Come accennato in precedenza, il regolamento sulla libertà dei media è di cruciale importanza per la vita democratica dell'Unione Europea poiché rafforza e attua il sistema di protezione dell'indipendenza dei mezzi di comunicazione attraverso i quali otteniamo, ogni giorno, informazioni sulla vita nel nostro paese e sugli eventi internazionali.

In Parlamento, attraverso un meticoloso lavoro durante le negoziazioni, siamo riusciti a migliorare la proposta della Commissione, rendendola più ambiziosa e rimuovendo lacune o eccezioni che avrebbero potuto indebolire l'efficacia del provvedimento. Lo abbiamo fatto perché crediamo che in una democrazia forte e sana sia essenziale proteggere in ogni modo le attività professionali dei giornalisti e dei media, al fine di prevenire influenze esterne e tentativi di censura.

Ciò che ci attende ora è un negoziato delicato, in cui il Parlamento dovrà difendere con determinazione la propria posizione contro tentativi di alterare la proposta da parte di alcuni stati membri e di opposizione da parte di altri attori interessati. Sarà una sfida impegnativa, ma la nostra convinzione nell'importanza di questo regolamento per la difesa dei valori democratici ci darà la determinazione necessaria per raggiungere il risultato desiderato il prima possibile!

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