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Schede informative

Riprendiamo la rubrica di schede informative sulle attività dell'Unione europea, che sono state molto apprezzate, con riferimenti giuridici ma anche con riferimenti legati al dibattito politico e culturale, relative a temi di grande rilevanza sociale su cui l’Europa sta adottando scelte e scrivendo norme che delineeranno un orizzonte di scelte di standard che l‘ Europa auspica possano diventare di riferimento globale. Se volete ulteriori approfondimenti scrivetemi a: 

Risoluzione del Parlamento Europeo sulla nuova strategia per un’internet migliore per i ragazzi (BIK+)

Il 5 ottobre 2023, riunito in sessione plenaria, il Parlamento Europeo ha adottato una Risoluzione riguardante la nuova strategia per un internet più sicuro per i giovani, nota anche come BIK+. Questa risoluzione accoglie con favore la nuova iniziativa della Commissione Europea volta a proteggere i diritti dei minori ed è solo l'ultima di una serie di iniziative intraprese dal Parlamento e dalle altre istituzioni europee in questa direzione.

Anche se non ha forza di legge, la risoluzione costituisce una decisa dichiarazione politico-istituzionale con l'obiettivo di incentivare gli Stati membri e le altre istituzioni europee a implementare nuove misure, comprese quelle di natura legislativa.

1.    Premessa

Il Parlamento Europeo e l'Unione Europea hanno affrontato precedentemente la questione dei diritti digitali dei minori, basando questa azione sulla convinzione che i minori debbano godere di tutti i loro diritti, inclusi quelli nel contesto digitale. Negli ultimi anni, abbiamo assistito a un rapido sviluppo dell'ambiente digitale a cui i giovani sono esposti sempre più precocemente.

Già il regolamento sulla protezione dei dati, la direttiva sui servizi di media audiovisivi, il regolamento sui servizi digitali e la direttiva sulle pratiche commerciali sleali riconoscevano ai minori una protezione specifica durante la loro esperienza online, soprattutto in un ambiente digitale in continua evoluzione. La nuova strategia elaborata dalla Commissione, rappresenta dunque un’ulteriore passo verso questa direzione.

Il Parlamento Europeo è fermamente convinto che i minori non debbano essere semplici consumatori passivi della tecnologia, ma piuttosto diventare utenti attivi e responsabili, consapevoli delle opportunità e dei rischi associati a tali strumenti.

Questo principio si estende non solo ai minori stessi ma anche a coloro che si occupano della loro educazione e protezione, sia a casa che a scuola.

La trasformazione del mondo digitale, infatti, ha reso urgente l'importanza di rafforzare l'alfabetizzazione digitale non solo tra i minori, ma anche tra i genitori, i tutori e gli insegnanti. Questo sforzo mira a garantire non solo un uso corretto degli strumenti tecnologici, ma anche la capacità di limitarne l'uso da parte degli adulti (parental control), proteggendo i minori da contenuti illegali o potenzialmente dannosi.

La pandemia di Covid-19 ha evidenziato alcune fragilità, che il Parlamento intende sottolineare con questa risoluzione. In primo luogo c'è il divario digitale, con sempre più minori che non possono accedere agli strumenti digitali per l'istruzione a causa della mancanza di connessione internet o delle attrezzature necessarie. Inoltre, il maggior tempo trascorso online ha portato ad un aumento di fenomeni come il cyber bullismo, lo sfruttamento sessuale online e l'adescamento di minori. Secondo l'ultima indagine EU Kids Online, circa il 23% dei minori ha subito forme di bullismo online, un dato che è salito al 49% durante la pandemia.

Per tutte queste ragioni, il Parlamento Europeo ha esortato gli Stati membri, i governi nazionali e le altre istituzioni dell'UE a implementare nuove misure e strumenti efficaci per contrastare i fenomeni negativi derivanti dall'esperienza online dei minori, garantendo nel contempo un'educazione digitale più efficace che miri anche a sviluppare competenze per il futuro inserimento nel mondo del lavoro.

2.    Il contenuto della risoluzione

Il Parlamento Europeo:

  • Chiede l'implementazione di ulteriori misure a favore della protezione dei minori nell'ambiente online, con un particolare focus sui minori più vulnerabili, tra cui quelli con disabilità o provenienti da contesti svantaggiati.
  • Sollecita un rafforzamento dell'azione per proteggere i minori dagli abusi sessuali e dall'adescamento online, proponendo anche un aggiornamento del quadro d'azione attuale dell'UE in materia di salute mentale per includere iminori vittime di violenza online. Invita inoltre gli Stati membri a incrementare i finanziamenti per fornire sostegno ai minori che sono vittime di abusi o adescamenti online.
  • Richiede un potenziamento delle misure per garantire un'equa alfabetizzazione digitale per tutti i minori, indipendentemente dalle loro condizioni socio-economiche e dalla loro provenienza geografica. Chiede agli Stati membri di aumentare gli investimenti nell'istruzione e nella formazione dei minori per promuovere una corretta alfabetizzazione
  • Sottolinea l'importanza di rafforzare il ruolo della scuola e dell'istruzione nella promozione delle competenze digitali, della sicurezza informatica e digitale in modo adatto all'età dei minori. Invita a intensificare gli sforzi per aumentare il tasso di alfabetizzazione digitale tra genitori, tutori e insegnanti.
  • Chiede alla Commissione Europea di sviluppare una strategia europea per contrastare il bullismo e il cyber-bullismo, migliorando la raccolta dati su questi fenomeni e garantendo un tempestivo approvazione delle norme europee per la verifica dell'età per l'accesso alle piattaforme digitali.
  • Promuove il coinvolgimento attivo dei giovani nei processi di elaborazione delle misure, tenendo conto delle loro esigenze e richieste. Chiede che le nuove strategie adottate siano comunicate ai minori in modo semplice e chiaro, adatto alla loro età.

3.    Considerazioni finali

Questa risoluzione giunge in un momento storico cruciale per l'Unione Europea.
Attraverso una serie di misure, l'UE si sta ponendo in prima linea nella regolamentazione delle nuove tecnologie, compresa l'intelligenza artificiale. Il "AI Act", così come le normative precedentemente menzionate, riconosce l'importanz a di garantire tutele speciali ai minori in relazione all'intelligenza artificiale.

Il mondo in cui viviamo richiede una crescente attenzione nei confronti delle generazioni più giovani, che stanno scoprendo rapidamente e in modo sempre più coinvolgente le nuove tecnologie e le loro potenzialità. L'obiettivo del Parlamento di promuovere una corretta educazione digitale non solo contribuirà a garantire la sicurezza e la protezione dei minori, ma consentirà loro anche di sviluppare competenze digitali fondamentali sin dalla giovane età, diventate essenziali per una partecipazione competitiva nel mercato del lavoro moderno.

L'azione dell'Unione Europea e delle sue istituzioni non si limita a imporre restrizioni e obblighi rigorosi, come spesso si potrebbe pensare, ma mira anche, come in questo caso, a promuovere un utilizzo consapevole e altamente efficace delle nuove tecnologie e dell'ambiente digitale, sia da parte dei minori che di coloro che sono responsabili della loro educazione.

Per tutti questi motivi, la risoluzione del Parlamento a favore della nuova strategia per un internet migliore per i ragazzi rappresenta un significativo atto di responsabilità da parte dell'Unione Europea per tutelare i diritti digitali dei minori. Segna un passo importante nella giusta direzione in un'epoca caratterizzata da un’evoluzione digitale e tecnologica rapida e continua.

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