La propaganda e la realtà sull'immigrazione
NON E' VERO che per risolvere il problema dell'immigrazione irregolare basta “alzare la voce”.
Non c'è soluzione alla questione senza una collaborazione costruttiva con i Paesi di origine e di transito dei flussi. E non c'è collaborazione costruttiva con i Paesi di origine e di transito senza un pieno coinvolgimento dell'Ue. Salvini lo ha scoperto ieri in Libia con le porte che gli hanno chiuso in faccia e ora tenta la carta della disperazione chiedendo alle navi di lasciare affogare i migranti. Però fare una gara di crudeltà nel Mediterraneo con i trafficanti non è solo disumano ma anche inefficace. La Lega ha fatto promesse impossibili in campagna elettorale, dimenticando la lezione dolorosa che l'Italia ha imparato a Lampedusa nel 2013 davanti alle piccole bare dei bambini annegati, e ora non ha soluzioni alla questione immigrazione, se non continuare sulla strada di quanto fatto dai precedenti governi e dall'Ue. Si tratta di una verità imbarazzante che il ministro dell'Interno sta cercando di nascondere spettacolarizzando il braccio di ferro con le Ong. Facciamo appello ai giornalisti italiani affinché smentiscano con il fact checking le favole che vengono raccontate agli italiani.
Innanzitutto NON E' VERO che Salvini ha chiuso i porti agli immigrati. I porti italiani sono stati chiusi a qualche nave delle Ong ma gli immigrati salvati dalla nostra Guardia Costiera, che sono la grande maggioranza, continuano ad arrivare. Negli ultimi quattro anni l'82% dei salvataggi in mare sono stati fatti da unità militari. Lo scontro con le Ong una messa in scena costruita rischiando la vita degli esseri umani che stavano sulla nave Aquarius e oggi Lifeline e a cui purtroppo hanno creduto in molti. Intanto, mentre i telegiornali parlavano della nave Aquarius andata in Spagna, nella notte del 19 giugno a Pozzallo la Guardia Costiera ha fatto sbarcare 509 migranti a bordo della nave Diciotti.
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