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Salario minimo: "Primo passo positivo, avanti nel segno del contrasto alla povertà"

MILANO - Positivo questo primo passo compiuto dalla Commissione europea, che propone di istituire un salario minimo garantito, seppur non obbligatorio. Sebbene condivida in parte le critiche di chi lo contesta perché troppo blando, in quanto non vincolante, va riconosciuto come importante lo sforzo che fa, sia nell'armonizzare i livelli dei salari minimi laddove già presenti, ma soprattutto nello spingere i Paesi che non lo prevedono - come ad esempio l'Italia - a garantire una retribuzione minima alle categorie più vulnerabili, non coperte da contratti collettivi.

Nel mezzo di una crisi economica e sociale senza precedenti, l'Europa sceglie di compiere un primo passo nel senso della tutela delle categorie più fragili. La direzione è quella giusta, bisogna proseguire sulla strada dell'inclusività e fare in modo che sempre meno persone vivano al di sotto della soglia di povertà.

Lo dichiara in una nota l'eurodeputata del PD Patrizia Toia, vicepresidente della Commissione Industria, Ricerca ed Energia.
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