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RELAZIONE UE - RUSSIA

La diplomazia, l’aiuto allo sviluppo e la politica di difesa dovrebbero essere i pilastri della politica estera dell'Unione europea, affermano i deputati in una risoluzione votata mercoledì. Sostengono inoltre una strategia più realistica per la Russia e una politica "less for less" (minori aiuti a fronte di un minore impegno) per quei Paesi che cercano di arretrare in termini di democrazia.

Nel corso del dibattito di martedì Elmar Brok (PPE, DE), relatore e presidente della commissione per gli affari esteri, ha dichiarato che "c’è un tema sul quale il settanta per cento dei cittadini europei è d'accordo a chiedere più Europa: la politica estera e di sicurezza comune, che a volte è bloccata nelle capitali, ma non dai cittadini. Abbiamo bisogno di più diplomazia, sviluppo e capacità militare per la PESC per garantire che le persone si sentano in sicurezza e protette”. Nella risoluzione annuale che passa in rassegna le principali scelte delle politica estera comunitaria, i deputati hanno evidenziato che l’UE è circondata da “un arco di instabilità” che va da una Russia aggressiva alle vicine guerre in Medio oriente e in nord Africa. Ciò comporta “conseguenze dirette e gravi per la sicurezza e il benessere dei cittadini”, poiché alimenta il terrorismo, i flussi di rifugiati e le massicce campagne di disinformazione. Le sanzioni contro la Russia si sono dimostrate efficaci - I deputati rilevano che poiché l'architettura europea di sicurezza è stata gravemente danneggiata dagli interventi militari della Russia in Crimea e nell'Ucraina orientale bisogna definire una strategia “più realistica per le relazioni dell'UE con la Russia”. A tale scopo, suggeriscono di impegnarsi maggiormente nel dialogo con la società civile russa, pur mantenendo la pressione diplomatica, politica ed economica sul governo russo, per porre fine alla sua aggressione. “Le sanzioni si sono dimostrare il più efficace mezzo di dissuasione” per scoraggiare un’ulteriore aggressione russa in Ucraina. Invitano quindi l’UE a riservarsi la possibilità di imporre ulteriori sanzioni nel caso in cui la Russia continui a violare il diritto internazionale. Difendere e dissuadere - I deputati rilevano che poiché “la politica di potenza sta di nuovo dominando le relazioni internazionali, le capacità di difesa e di deterrenza sono cruciali” per avere peso nei colloqui diplomatici. Sollecitano quindi ulteriori stanziamenti per la difesa, fondi collettivi per le missioni UE, misure per migliorare ulteriormente l’utilizzabilità dei gruppi tattici e anche l’acquisto congiunto di materiale di difesa. I deputati chiedono inoltre maggiore cooperazione tra l’UE e la NATO in materia di sicurezza informatica, migrazione, comunicazione strategica e risposta alle minacce ibride.

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