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Recovery plan per il Terzo settore

AVVENIRE, 3 GIUGNO 2020 - Un ruolo da protagonista per il Terzo settore all'interno del Next Generation Eu, il piano di aiuti da 750 miliardi di euro che l'Europa si prepara a varare dopo l'emergenza coronavirus. Negli ultimi mesi il mondo dell'economia sociale ha dato un importante contributo per la gestione dell'emergenza sanitaria.

Tradotto in cifre questo mondo rappresenta qualcosa come 2,8 milioni di realtà, 13,6 milioni di lavoratori retribuiti, 82,8 milioni di volontari e 232 milioni di soci di cooperative. In alcuni Paesi rappresenta il 10% del Pil, in Italia circa il 7%.

Patrizia Toia eurodeputata del Partito Democratico che nell'intergruppo è co-chair, è convinta che questa sia un'occasione da non perdere per costruire un'Europa solidale e resiliente. "La presenza din un commissario con una competenza specifica come Schmit ci consente di lavorare in maniera concreta. In passato abbiamo decantato le realtà dell'economia sociale ma non le abbiamo sostenute abbastanza, oggi con la crisi è emersa l'importanza di questa rete di solidarietà che ha dato una grande mano d'aiuto però adesso sta pagando il prezzo della crisi. Sono venute meno le donazioni, le raccolte fondi, tutti gli aiuti sono andati al settore della sanità, e si è creato cosi un grave problema di liquidità.  

Nel programma di investimenti Invest Eu, approvato prima della pandemia, per la prima volta sono state inserite tra le opere finanziabili anche quelle socaili, non solo infrastrutturali o digitali. Parità di trattamento anche per il programma di assistenza alle PMI sul piano della formazione".  

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Ue: "Eurogruppo ha aperto la strada giusta"

COMUNICATO STAMPA, 10 APRILE 2020 - "Dopo giorni di tensione, dibattiti e scontri, dall’Eurogruppo escono due buoni risultati che dobbiamo valorizzare e che nessuna astiosa propaganda potrà negare. In primo luogo c’è il varo di un ventaglio di iniziative mai viste prima per quantità di risorse attivate: fino a 500 miliardi, dal Programma per la disoccupazione (SURE) ai Fondi BEI e al Fondo salva-stati SENZA CONDIZIONI per le spese dirette e indirette della sanità. In secondo luogo, ed è la vera novità, la decisione di un Piano per la ripresa (RECOVERY PLAN) per altri 500 miliardi da sostenere con nuovi strumenti finanziari

Questo era ed è il nostro obiettivo, un “Piano per la ricostruzione” che veda lo sforzo congiunto di tutta l’Europa. Ora questa proposta è stata messa sul tavolo del prossimo Consiglio europeo e lì Italia, Francia e Spagna e gli altri paesi favorevoli dovranno battersi per renderlo effettivo rapidamente. Ed è chiaro a tutti, anche a quei paesi che non li hanno voluti nominare espressamente, che questi nuovi strumenti finanziari non potranno che essere dei BOND, o garantiti dal bilancio europeo rafforzato o dai singoli Stati, ma comunque EMISSIONI DI DEBITO COMUNE, indispensabili per mobilitare i finanziamenti che saranno necessari a tutti gli Stati europei per superare il rischio di recessione”.
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"Dispiaciuta delle dimissioni del Prof. Ferrari ma devo respingere le considerazioni critiche"

COMUNICATO STAMPA, 8 APRILE 2020 -  “In merito alle dimissioni del Prof. Mauro Ferrari dalla Presidenza dell’ERC, sono sinceramente dispiaciuta di questo epilogo, ma nello stesso tempo devo respingere le considerazioni critiche che sono state espresse verso il sistema della ricerca europea”. 

“L’ERC è uno dei pilastri della Ricerca Europea, ma in Horizon ci sono anche altri pilastri e delle Missions identificate per la programmazione 2021-2027 che dovranno dedicare grande attenzione alle priorita’ del Coronavirus e a tutta l’emergenza sanitaria anche prevedendo un maggiore coordinamento reso necessario dalle difficili circostanze. Peraltro numerose iniziative, penso ad esempio a quelle per le medicine innovative sono gia’ partite. 

Per quanto riguarda l’ERC, sue caratteristiche fondanti sono il focus sull’eccellenza, l’attrazione dei talenti anche a livello internazionale e per questo l’autonomia e la libertà dei ricercatori sono un valore e un asse portante. Tuttavia è giusto, io penso, che in questo momento anche nel pilastro ERC si ponga attenzione alla priorità tematica che questa emergenza sanitaria ha fatto esplodere drammaticamente davanti a tutta l’Europa. Ma naturalmente questo “ri-orientamento” richiede del tempo, sia pure breve, e richiede un intenso lavoro di condivisione e di consenso. Il Prof. Mauro Ferrari è una persona stimata e uno scienziato di grande valore.

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Appello alle TLC: più giga e tariffe ridotte

COMUNICATO STAMPA, 6 APRILE 2020 - È quanto ho chiesto in una lettera inviata oggi agli amministratori delegati di TIM, Vodafone, WindTre, Fastweb e Iliad.

Con il prolungamento delle misure di quarantena e milioni di italiani costretti a ricorrere al telelavoro e all'educazione online è necessario che le aziende di telecomunicazioni potenzino le connessioni internet, fisse e mobili, utilizzando tutti i giga disponibili e che prevedano una riduzione delle tariffe.

Alcuni operatori hanno già preso iniziative di solidarietà digitale, poiché, però, la situazione di isolamento continua, è richiesto un ulteriore sforzo a tutti per concorrere a garantire il fondamentale diritto all’educazione, anche online. Da molte famiglie pervengono segnalazioni di difficoltà e disagio, sia riferite all’aspetto tecnologico che a quello economico.

Nonostante i vincoli e i limiti infrastrutturali e alla necessità di procedere alla copertura di reti adeguate per tutto io paese, in questa situazione di emergenza é necessario agire!<

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