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Gruppo S&D

PRIORITA' PER IL SETTORE DELLA PESCA

La pesca in Europa deve essere un settore abilitato ad attingere da risorse stabili all'interno di un ambiente sano, rispettando gli aspetti economici e sociali dello sviluppo sostenibile. La responsabilità di mantenere l’ambiente di pesca sicuro non si ferma ai confini dell'Europa; si estende agli oceani del mondo. Dal 2013, la riforma della Politica Comune della Pesca (PCP) prevede nuovi standard di prodotti per soddisfare le aspettative dei cittadini in materia di pesca, anche per quel che riguarda le importazioni. 

Per raggiungere gli obiettivi della riforma della Politica Comune, il settore deve essere regolato in collaborazione con le parti interessate, puntando sull’approfondimento delle politiche regionali, sul rafforzamento dei quadri giuridici e delle misure di controllo. E importante ricordare che la PCP ha le sue radici nella Politica Agricola Comune, e che il suo obiettivo, tramite l'intervento pubblico, consiste nel garantire adeguato sostegno alimentare a tutti i cittadini europei. In una situazione di mercato aperto, possono verificarsi difficoltà per combattere la concorrenza internazionale. Dal momento che entrambe le politiche sono più che mai poste di fronte a sfide in termini di autonomia politica, è necessaria un’attenta regolamentazione pubblica. Noi ci opponiamo attivamente al tentativo liberista di introdurre la privatizzazione della pesca, punto che continueremo a contrastare anche in futuro.

Un approccio normativo coerente, per quanto riguarda la sicurezza dell'approvvigionamento dei prodotti di pesca va ricercato anche in relazione al commercio internazionale, che deve essere equo. Lo sviluppo sostenibile è un processo necessario per raggiungere gli obiettivi di sviluppo da cui l'economia e la società dipendono, esso deve considerare la capacità di rigenerazione dei sistemi naturali di continuare a fornire risorse sufficienti al fabbisogno mondiale. Lo sviluppo sostenibile è stato descritto attraverso tre vettori: economico, ambientale e sociale. In questo contesto, nessuno dei vettori ha priorità sugli altri. pertanto tutte le azioni devono essere sostenibili secondo i ritmi naturali (coinvolgendo ambiente e economia), tollerabili (per l’ambiente e la società) ed equi (nel rapporto tra economia e società).

Per approfondimenti: http://www.socialistsanddemocrats.eu/it/position-papers/sd-priorities-fisheries-sector

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